VEGLIA DECANALE DI PREGHIERA PER LA VITA

È certamente enorme la sproporzione che esiste tra i mezzi, numerosi e potenti, di cui sono dotate le forze operanti a sostegno della «cultura della morte» e quelli di cui dispongono i promotori di una «cultura della vita e dell’amore»: (…) : è urgente una grande preghiera per la vita, che attraversi il mondo intero.  (Evangelium Vitae 100, Giovanni Paolo II)Da questo appello il Cav propone un importante momento di formazione e promozione della cultura della vita: la Veglia per la Vita, che dal 2000 si celebra ogni anno nel giorno dell’Annunciazione: il giorno del sì alla vita per eccellenza.

È un evento decanale fin dalle sue origini, da quando, cioè, abbiamo celebrato il decimo anniversario del Centro di Aiuto alla Vita alla presenza del Card. Martini. Nel suo intervento il Cardinale ci ha sollecitato “l’impegno di una testimonianza che diffonda una cultura di carità, di gioia e di pace”.

La Veglia per la Vita è un cammino per le vie della città di Vimercate durante il quale veniamo guidati a fissare lo sguardo e il cuore sulle molteplici esperienze di accoglienza della vita, affidiamo al Signore le storie di mamme e di famiglie, seguite dal Cav e non, chiamate a dire SÌ alla vita in situazioni drammatiche ma che, accompagnate da chi ha fatto con loro un pezzo di strada, hanno potuto affrontare con coraggio e una certa serenità i problemi e le fatiche dell’accogliere un figlio che si è affacciato all’esistenza in un momento delicato.

TESTIMONIANZE

“Abbiamo incontrato amici che ci hanno aiutato ad affrontare questa nuova esperienza di vita. Oltre all’aiuto materiale, comunque indispensabile, abbiamo trovato persone che ci sostengono anche nei momenti di sconforto, che ci hanno aiutata a capire che questa nostra bambina ci stava già salvando. Ho capito quindi che la nostra Chedine era davvero la gioia e l’aiuto che Dio ci aveva mandato e non il problema che io vedevo.” (Wefa, Tunisia)

“Io sapevo già che a fare il bene trovi quelli che ti fanno il bene, ma voi mi avete confermato il significato di questa cosa ed io insegnerò questo a tutti i miei figli e racconterò loro la nostra storia perché capiscano che la vita è un dono di Dio e che non bisogna mai perdere la speranza.” (Mizar, Marocco).

La bellezza dell’incontro e l’esperienza dell’essere accolti genera una gratitudine che diventa educazione per i figli. È così che il bene si diffonde a tutta la società: partendo dalla sua prima cellula, la famiglia.

Ecco perché continuiamo a proporre e ad invitare alla Veglia per la Vita, perché questa esperienza ci carica di speranza, di gratitudine e di entusiasmo. E allora abbiamo la certezza che i nostri miseri cinque pani e due pesci possano essere moltiplicati per colmare la fame di amore che abita il cuore di ogni uomo.

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